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martedì 30 aprile 2013

A Talamone sarebbe stato tutto tranquillo.

Mi ricordo, col sole, di una estate.
Anche in quei giorni c'era un bel sole, il mare era di un limpido tremendo, a due passi da casa.
E io nemmeno lo sapevo.

Avevo appena chiuso una storia, una storia da poche lacrime e tanti silenzi.
Avevo pochi anni e troppe emozioni, poca esperienza e troppo disincanto.

Leggevo Schopenhauer, mi dava un tono ed una consolazione ad un piccolo dolore.

Quel posto era bollente, le pietre riflettevano forte la luce.
La mia pelle era troppo bianca per reggere a così tanta impetuosità e così giravo con tuniche di foggia orientale, comprate qualche mese prima in uno di quei Paesi in cui le donne girano coperte per obbligo, non per il troppo sole o per la pelle troppo bianca.

C'era un bel clima.
La gente era serena, la mattina qualcuno si svegliava per andare a pesca, a pranzo siedevamo tutti insieme e mangiavamo leggero, con allegria.

Io me ne restavo su uno scoglio un pò isolato, con Nietzsche e Schopenhauer.
E andava bene così.

Ho conosciuto un amico, in quel posto surreale.
C'è stato tra noi qualcosa, qualche gesto sommesso per placare due piccoli dolori.

Eppure, quando annego e metto via i vestiti della mia anima in gabbia, ci ripenso a Talamone.
E mi sento meno sola, anche se, le acque limpide di Talamone, non lo sanno.




18 commenti:

  1. che bello questo post..è dolce!!

    Ci sono luoghi che custodiscono emozioni fortissime...e profumi inebrianti

    Continuano a vivere nei nostri ricordi e al pensiero un sorriso nasce spontaneo..

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  2. Oh i posti sanno sempre tutto, siamo noi che li sottovalutiamo, e che non sappiamo niente.

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  3. Bentornata!
    Certo che Nietzsche e Schopenhauer rappresentano una buona prospettiva per alleviare piccole e grandi delusioni.
    Una buona giornata

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  4. I luoghi? Le persone? Siamo noi. il mare è mare. I luoghi restano luoghi. Una parola non è altro che una parola. E tu, eres hermosa, simple y tan compleja como el suspiro del viento en una noche de verano. tus ojos son el vino rubí, que se pasa como el reflejo del cristal. no eres la única que oye. no eres la única que sabe y no sabe. es un momento. y tú e yo somos el momento. tú e yo llevamos el recuerdo de ese instante...

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    1. Una parola non è altro che una parola?
      Una parola sei tu, siamo noi?
      Si potrebbe aprire un dibattito...

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    2. alle volte le parole smettono di essere, Amleto. E' il luogo che non perde mai la sua ontologia.

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  5. non sono mai stata una che si merita un tono tale da shopenhauer, mi intestardisco sull'idea che ciò che leggo debba proprio appassionarmi e sono troppo "bassa" da trovare bella la letteratura filosofica...

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    1. Non credo sia necessario meritarselo.
      La filosofia abbraccia chiunque, anche se strangola la libertà della mente, certe volte ;)

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  6. Non si vive di soli ricordi, ma male non fanno se ci aiutano a trovare serenità quando siamo un po' giù ;)
    Buona domenica

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  7. mi ha colpito il nome che hai scelto per il tuo blog... ti seguo. Continuo a dare un'occhiata e ti aspetto da me.

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  8. ma io ti lovvo!!!! (sounds great) buon inizio di settimana!!! <3

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  9. Ci torno ogni anno da quelle parti. Uccellina e Argentario.
    E' il mare del mio cuore, come mi piace.
    Natura, storia, flora, costa alta, tracce di selvatico, arte.
    Sì, ci si può innamorare facilmente quando si è un po' 'mbriaghi di bellezza e piacere.

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Leggere è una forma sofisticata di ascolto. Grazie, anche per le tue parole.

 

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