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martedì 30 aprile 2013

A Talamone sarebbe stato tutto tranquillo.

Mi ricordo, col sole, di una estate.
Anche in quei giorni c'era un bel sole, il mare era di un limpido tremendo, a due passi da casa.
E io nemmeno lo sapevo.

Avevo appena chiuso una storia, una storia da poche lacrime e tanti silenzi.
Avevo pochi anni e troppe emozioni, poca esperienza e troppo disincanto.

Leggevo Schopenhauer, mi dava un tono ed una consolazione ad un piccolo dolore.

Quel posto era bollente, le pietre riflettevano forte la luce.
La mia pelle era troppo bianca per reggere a così tanta impetuosità e così giravo con tuniche di foggia orientale, comprate qualche mese prima in uno di quei Paesi in cui le donne girano coperte per obbligo, non per il troppo sole o per la pelle troppo bianca.

C'era un bel clima.
La gente era serena, la mattina qualcuno si svegliava per andare a pesca, a pranzo siedevamo tutti insieme e mangiavamo leggero, con allegria.

Io me ne restavo su uno scoglio un pò isolato, con Nietzsche e Schopenhauer.
E andava bene così.

Ho conosciuto un amico, in quel posto surreale.
C'è stato tra noi qualcosa, qualche gesto sommesso per placare due piccoli dolori.

Eppure, quando annego e metto via i vestiti della mia anima in gabbia, ci ripenso a Talamone.
E mi sento meno sola, anche se, le acque limpide di Talamone, non lo sanno.




lunedì 22 aprile 2013

Una Storia Disonesta

Deviantart's

"Che bello 
due amici una chitarra e lo spinello 
e una ragazza giusta che ci sta 
e tutto il resto che importanza ha? 
che bello 
se piove porteremo anche l'ombrello 
in giro per le vie della città 
per due boccate di felicità". 

Una storia disonesta - S. Rosso

L'obiettivo del PD deve essere indubbiamente prendere zero voti alle prossime elezioni, io credo.
Altrimenti, un comportamento così assurdo, sarebbe inspiegabile.

Non mi piace lanciarmi nel politichese, almeno su questo spazio.
Perciò mi limito solo a comunicarvi il mio sdegno circa la situazione attuale.

Il vecchio è nuovo, però il sedicente nuovo è solo il vecchio con un'altra faccia. 
Nietzsche non si sarebbe stupito, ma io davvero non imparo mai.

E mentre in parlamento votano Rocco Siffredi, io m'immagino la faccia del nonno partigiano, del nonno che ha rischiato la fucilazione per difendere una Idea.

Che vergogna.

martedì 16 aprile 2013

Vaffanculo. Io canto, di Te.

[ Deviantart's ]

"E mentre prendo,
 dal primo idiota che passa -
 lezioni di poesia e di impegno sociale.
 Vaffanculo.
 Io canto, di Te."
 G.Canali - Lezioni di Poesia

Hai presente quando è buio?
Quando è buio e non prendi sonno, quando è buio e ti prude la testa e tu mi dici che "non è niente e che tanto passa"?
Ho le dita che danno di tabacco e di vino rosso di scarsa qualità, ho le converse ai piedi, quelle tutte rotte, quelle che tantononlemettopiù.
Sai che non fumo, e sai che il vino mi piace buono, che più o meno ne capisco perchè sono nata tra le viti di una terra brulla e vuota che ci unisce e ci divide. Sai che il vino mi piace solo se a lume di candela, sebbene in uno squallido cucinino universitario. Solo se la bottiglia la stappi tu, chè io non c'ho forza.

Hai presente quando è buio, e siccome la rete è quello che è, finiamo faccia a faccia col tramonto rosso dell'inverno? C'è sempre un bel silenzio ed una bella luce, di fronte al tramonto, e tutto il male del mondo nemmeno sembra essere mai passato da qui, tra i sedili impersonali degli autobus di linea, sullo schermo del pc col film che non finiremo mai di vedere, sulla superficie calda della nostra pelle liscia.

Io me lo ricordo, Lucio Dalla.
E mi ricordo anche la pizza del gianicolo, per villa pamphili.
Certo, non dimentico la mia fisiologia ed i tuoi sorrisi, i miei mille venti avversi da cui non mi hai fatta travolgere, perchè peso come cotone.

E l'odore del curry, riesci ad avvertirlo?
Il profumo della rosa poggiata sul cuscino, la vaniglia dell'olio per i massaggi?

Cerco di essere tutta d'un pezzo, però poi mi spezzetto da sola, perchè quando mi specchio in te nemmeno riesco più a barare.

Sono poche parole, ma so che sapranno sfiorarti come farei io, se solo non fossi così lontano.
Questo, è per Te.


lunedì 15 aprile 2013

Cuccuruccuccù, Paloma !


[Paloma Picasso - Helmut Newton] 

Buonasera amici lettori.

Dopo una settimana assolutamente piatta, segnata dalla cruenta&violenta ripresa della palestra con annesse maledizioni contro pastiere e uova di pasqua, mi si è catapultato addosso un weekend pazzesco.

Il risultato è che ora, inebriata da una tisana all'ortica (è buona) ed affiancata dal Katzung (niente doppi sensi, stokatzung! E' solo n'libbraccio 'nfame) per ricordare a me stessa l'esistenza della farmacologia, mi rilasso un pò sporcando il mio blog.

Ciò detto e posto, avrete siiiicuramente notato la bella fanciulla dalla spallina cadente ad inizio post.
Ebbene sì, si tratta di Paloma Picasso, la figlia del celeberrimo pittore cubista, ritratta da un esplosivo Helmut Newton, in mostra fino a luglio al "Palazzo delle Esposizioni", nella bellabellissima Roma Caput Mundi.

Ci sono stata, 'na vorta tanto.

E ve la consiglio.

E' una gran bella mostra fotografica incentrata sul nudo femminile, pregna di un più o meno velato erotismo ed incentrata sul ruolo nuovo della donna all'interno della società. In molti potrebbero sorridere di fronte alla enorme banalità di questa frase: se la tv (e la Salaria pure) è gonfia di donnette siliconate che tolgono le mutande senza grandi problemi, perchè spararsi 200 scatti, oltretutto in bianco e nero?

Perchè, il caro vecchio Helmut, è stato il primo a spiattellarci il corpo sinuoso della donna in faccia, nudo e crudo, sic et simpliciter, nei rivoluzionari anni settanta
Ed è riuscito a farci arte, non pornografia. A lanciare perfino messaggi.

Se amate stupirvi, senza troppi segni della croce, andateci. 
Ne varrà certamente la pena.

A presto !

venerdì 5 aprile 2013

 

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