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martedì 25 agosto 2015

Post.

[Jack Vettriano]

"."

Immaginate di essere riemersi, dopo l'apnea. 
Dopo che l'ossigeno l'hai consumato tutto, un secondo prima del debito d'ossigeno.
Respiro profondo, riappacificazione con l'aria.

Oh, sì.

Mettetevi comodi, amici lettori, perchè così oggi sono io. 
E così oggi, io scrivo.


Nei paesini c'è un profumo, per le strade, che solo ad immaginarselo mette nostalgia.
Un odore di pane e di piante aromatiche, soprattutto alle dieci di mattina.
La gente ride di gusto e va piano, alle volte ti bestemmia perchè hai parcheggiato male, ma è simpatico così.
O almeno, a me piace.
Tornare.
A me piace la calma di ciò che non cambia nè vuole cambiare.
A me piace l'immutabilità di queste terre pigre.

Stamattina una donna vestita di nero mi ha detto, in italiano stentato, che ha accoltellato almeno quattro uomini in gioventù. 
Lo diceva sorridendo, con un velo malvagio dietro un cristallino opaco di cataratta.
"Un centimetro, figliulè. Un centimetro e uno lo facevo fuori."
Ha insistito sul sangue, con dovizia di dettaglio.

"Non ha avuto paura?"

La mia domanda le ha fatto cadere il velo opaco e la signora ha aspirato la sigaretta.
Ha aspirato ben due volte.
E quel fumo denso, corposo, mi è parso strano, quasi mistico, sul bordo delle labbra screpolate di una donna anziana meridionale.

"Cazzo se non ne ho avuta. Però ti devi ricordare che se hai paura hai finito, non campi più."

Una risata, due.
E io adesso devo proprio andare chè tanto, la risata, era amara per entrambe.

sabato 15 agosto 2015

Hezelnut.


[Ancient Wood - Steve Engelmann]

"Gli occhi."
Il paesaggio è bellissimo.

"Scosta gli occhiali, non li vedo bene."
Il paesaggio è verde e bagnato di pioggia e profumato di terra.
"Hezelnut."

Nocciola, contorno eyeliner, codette spesse.
Mantra del definiscibenelecodette.
"Codetta: per definizione, nella lesione da arma bianca, si dice codetta il prolungamento presente in entrata ed in uscita rispetto al tagliente"
In medicina legale me l'hanno insegnato. Ed io ho capito: lo sguardo è un fendente.

"Dai, scostali, non farti pregare."
Intanto la pioggia mi bagna le lenti, mi scivola sul collo.
Taci.

P. ci fissa e si chiede in quale diamine di casino stia cacciando il mio ego vestito di jeans strappati insieme a quello, etereo, di lui.
"Vieni a ripararti, ti stai bagnando."
Sì, ma lui è più bagnato di me ed io sotto questa lente nera non graduata ho due paia di fendenti.
E non so se posso, e non so se..
Sulle soglie del bosco non odo parole che dici, umane.

"M., hai due occhi molto belli."
Due ragazzi stanno facendo il bagno in uno specchio d'acqua ghiacciato, una donna bacia il marito.
Trentanove anni di matrimonio, ce lo dice, mentre io ancora m'interrogo sui minima moralia e sulle codette invertite.

E piove su i nostri vólti silvani, piove su le nostre mani ignude, 
su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, 
su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione.

Solo il panteismo riesco a possedere, perdono.
 

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