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domenica 25 agosto 2013

Come sei Veramente

[Nicola Piovani - from Google]

"Come sei veramente - G. Allevi"
(Sì, niente parole stavolta.)

"Ti piacciono i bambini, M.?"
"Non molto."
"Beh, dai. Con gli anni. La prolattina sai, quelle robe lì. Imparerai ad amarli."

Silenzio. Sfodero uno di quei sorrisi circostanziali, spacca-tensione.

"E... dì un pò. Perchè non ti piacciono?"
"Mah, senti."

Silenzio.

"Mah, senti. Che vuoi che ti dica. Non mi piacciono molto, mi ci sento a disagio insieme. Non so nemmeno tenerli in braccio e tendono a piangere in mia presenza."
"Bah dai!"

Ride.

"Quello lo fanno con tutti. Di botto, sbam. Piangono."
"Lo capisco. Ma non so dirti."

Ancora silenzio. Dio benedica i miei ventidue anni ed il mio corso di laurea.

"E cosa ti piace, dì?"
"Mah, la musica. La luna se è piena. Il dopo-sessione. Il Porto nelle coppe da decantazione. Fare l'amore, più che fare sesso. E poi boh, il mare aperto, le navi da crociera, correre in mezzo al niente ascoltando i System of a Down. Anche i concerti jazz, ma non troppo spesso. Ed il cinema d'essai, quando fuori piove e senti ticchettare l'acqua. Quello, proprio, mi fa impazzire. I libri sul comodino e sugli scaffali, ma nemmeno il kindle mi fa perdere, in quanto a senso edonistico."

Fa un sorriso, o perlomeno lo abbozza.
"E il fidanzato? Ce l'hai?"

Qui al sud un vocabolo vale l'altro, ci diamo del voi e siamo ancora mezzi borbonici.

"Sì, sì."

Già so cosa starà per dire.
Ma non lo dirà.
Perchè il concerto sta per iniziare.

Accavallo le gambe, lo trovo femminile. E comodo.
Intreccio le dita con un'altra mano che non è mia ma che, da due anni, mi appartiene. E adesso è sul ginocchio, quello è mio, quello è un giusto posto.
La luna non è piena, però quando c'è un pianoforte che suona in un cortile ed hai una mano sul ginocchio, finisce che nemmeno te ne accorgi.

Ed io, mezza ammaccata, tiro un respiro. 
La rabbia l'ho regalata alla luna, almeno per stanotte. 
Va tutto bene. 

martedì 20 agosto 2013

Impressioni Di Settembre


"And you're singing the song, 
thinking: "this is the Life!" 
And you wake up in the morning 
and your head feels twice the size, 
where you gonna go? Where you gonna go? 
Where you gonna sleep tonight? "
[This is the Life - Amy MacDonald]

Lombosciatalgia a tremila, Robbins sdraiato qui, vicino a me.
Quando sta per arrivare settembre inzio a farmi 2-3 conti.
Gli esami, i film visti, l'estate, la vita di coppia.

C'avrei na bella check-list nella testa.
Punto primo: fai questo -
Punto secondo: fai quello e questo -
Punto terzo: fai quello, questo e quest'artro ancora.-

Ma alla fine faccio 'npò come mi gira l'elica.

Oggi, dopo una shopping session, mi è arrivata una pessima notizia.
Buste in mano, dieta sui fianchi, smartphone attaccato all'ovaio e millemila problemi del cazzo nel mio iperuranio malato di egoismo.

"Non so se sai, M. "

Sì, il mio nome inizia per M.

"Non so se sai, M. E' morta la mamma di T."

Cara mamma di T, questo post orrendo-frivolo-figlio di un martedì pomeriggio d'agosto, è tutto per te.
Probabilmente mi volerai via dalla mente e mi ritornerai nella testa appena aprirò la porta del mio spazio romano. Mi rimbomberà la tua voce un pò aspra quando mi siederò davanti ad un professore e gli dirò quello che so o non so.
Odorerai di pelle nera, perchè ci siamo conosciute in viaggio. E di napoli-bari. Di coda al casello e di tomtom che non funge. Di "cazzo vi muovete chè stanno iniziando i test?" e di "vieni a dormire con noi, che sei come una figlia.". Di "compra una cosa che ti piace" e di "grazie per quello che hai fatto".

Cara mamma di T.,
Io ti ricorderò ogni qual volta prenderò l'autostrada e devierò per la telesina.
Quando mi faranno firmare uno statino e quando perderò i bagagli.
Ti ricorderò anche quando T. si laureerà e quando la incontrerò su uno di quei dannati pulman di linea.
Ti ricorderò nella fierezza degli ammalati, quando ci prenderò con una cura ed anche quando la sbaglierò.
Ti ricorderò quando sarò sola a casa, a Roma, con un esame da studiare e l'ansia ad accarezzarmi.

Ti ricorderò quando la luce sarà fioca ed anche quando sarà forte.
Cara mamma di T, te lo prometto. Io, ti ricorderò.

venerdì 16 agosto 2013

Sounds60s

[Woodstock Festival, 1968]

"Amore, cambiati chè stasera c'è una festa a tema in campagna, per il compleanno di V."
"Ah, tema?"
"Flower-power."

Faigo, penso.
Il mito woodstock l'ho portato nel cuore per ventitrè anni.
Mi sistemo, un misto tra me stessa ed Emanuela Orlandi, scendo.

"La strada la sai?"
"Eh, nzomma."

-Tira dritto. Gira prima a sinistra, poi a destra. Poi sei arrivato, nun poi sbajà.-

"Dice che non posso sbagliare."
"Ma tu hai capito? Non è che finiamo a fare l'autostop vestiti da deficienti?"
"Mah bo, vediamo dai."


Siamo finiti in mezzo al nulla lucano, campi sterminati, macchina ovviamente infossata.
A fare l'autostop, assolutamente poco credibili, vestiti da hippie.

E magnamociella, n'emozione.
Have a nice day!

giovedì 8 agosto 2013

BackToBlack.


[Taken from Google]
"Blue jeans, white shirt 
 walked into the room you know you made my eyes burn. 
 It was like, james dean - for sure 
 your so fresh to death and sick as ca-ca-cancer. 
 You were sorta punk rock, i grew up on air pop 
 but you fit me better than my favourite sweater !"
 [Lana Del Rey - Blue Jeans]

Son tornata, finally.
Ho girato prevalentemente la Grecia e credo mi sia servito.
Ho visto bei volti ed ho giocato a "Porta" con un tassista in un bar di Atene, mentre alla Plaka la polizia caricava i manifestanti e sui muri c'erano i forellini dei proiettili.
Ho visto una vecchietta dai tratti tipicamente meridionali, col nero del lutto addosso, avvicinarsi e chiedermi un euro. Quando ha capito che ero italiana mi ha parlato in italiano, con una punta di orgoglio mi ha detto che suo padre era siciliano e mi ha augurato tanta vita da vivere e tanta felicità.
Aveva gli occhi di mia nonna.
Ho sentito il silenzio delle Isole, il sole che ti brucia forte sul capo mentre guardi un cielo che non capisci dov'è ancora cielo e dov'è già mare.
Ho apprezzato la bellezza del cellulare che smette di prendere in alto mare, il tempo che si dilata, la tua anima che t'inizia a parlare come quando eri più sereno ed era il tempo ad adeguarsi a te
Ho capito che è Lui che cerco, per quanto vorrei tagliargli la testa, in alcuni frangenti.

Fuori è festa, esco.
Mi farò viva sui vostri blog quanto prima, ve lo prometto.
Baci.
 

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