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mercoledì 13 agosto 2014

Sinestesia

[Jack Vettriano - A mutual understanding]

La lingua mente,
ma non sa ingannare.
[Cinestetica - Marta sui tubi]

"Se i tempi non sono i migliori, allora inventa altri tempi".
Mi è capitata ieri, tra le mani.
L'ho letta e ho sorriso.

Si scoppia di caldo, boccheggio.
Mi sdraio e mi abbandono alla mia mente, senza ancore di salvataggio.
Spesso lo faccio, è solo il piacere animale-intellettuale del fuggire.

Ho ferito, ingoiato, dimenticato, rimuginato.
Letto, riletto, rielaborato, tagliato e cucito su misura. Mia.

L'ho sempre fatto, da tempo immemore.
Camera chiusa, luce fioca. La penna in mano. E scrivevo.
E scrivo.

Ho venerato la parola, in ogni sua forma, sfaccettatura.
Ho camminato nel cerebrale della prosa, sono scivolata negli anfratti umidi e caldi della poesia.
Mi sono misurata con pagine differenti e ne ho scritte - occhio, nessun masterpiece - ma mi ha dato piacere. E pace.
La parola mi ha sempre fatto da madre, sorella, figlia, amante, misura d'ogni istante.

E per quanto giorno e notte mi cerchi in ogni dove, sull'iride variopinta di chi mi guarda, nelle pieghe del mio lenzuolo, nel freddo geometrico di un calice ricolmo di vino, alla fine della fiera l'unico specchio che più fedelmente rifletta questa mia anima, da anni, è solo il profumo della carta, l'odore intimo di lei. 

Il mio volto è la parola.

Vi abbraccio

5 commenti:

  1. e noi sentiamo e godiamo di questa tua intima intesa con le parole :0)

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  2. Daffo, mi sei mancata! *.* ora passo subito a leggerti!

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  3. Ehi, tu.
    Sono senza parole. Le hai prese tutte.
    Bella che sei.

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    Risposte
    1. Ne ho delle altre nella zuccheriera, nel caso ti andasse un caffè.

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  4. Piacere e pace nelle parole... siamo in linea... ;)

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Leggere è una forma sofisticata di ascolto. Grazie, anche per le tue parole.

 

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