martedì 17 aprile 2012
lunedì 9 aprile 2012
Esercizi di stile.

M. C. Escher, Three Spheres II, 1946
L'esercizio di stile è una specie di parcheggio in retromarcia, io credo.
Accosti: Specchiettospecchietto, sterza tutto a destra, metti la retro, entra e poi risterza.
Funziona, in linea teorica. Ha una bella teoria, assai sintetica. Talmente armoniosa che, mentre te la sgrani nel Rosario della memoria implicito-procedurale, punto per punto, il parcheggio ti pare già fatto.
Solitamente, a spiegarti l'esercizio degli esercizi di stile, è un uomo.
"Guarda, è un sacco facile."
T'impettisci, ti chiedi
"com'èpossibilecheleDonnenonsappianoguidare-
maguardastomaschilismodov'èchecihaportate-
machevergogna. Tranquille,
sorellenelreggisenobruciato,
CHEIOVIVENDICOTUTTE!"
O giù di lì, nzomma.
Prendi, accosti.
Specchiettospecchietto e tutto quanto.
Sterzi, retro, entri.
Cazzo, il marciapiede non l'avevi calcolato mica.
E
E
"emmò o sbaja, er parcheggio".
E infatti, lo sbagli.
"Sì, ma ci sono altre variabili."
Il Raymond Queneau della situazione sta iniziando ad esercitarsi. Un bel feedforward in azione, facciamo fruttare tutta l'LTP di questo mondo ed il VOR non ci deluderà.
E tu, donzella al volante pericolocostante, che fai?
Sorridi al tuo istruttore di guida : compagno di viaggio, cugino più grande, padre, amico fedele, fidanzato storico, compagno di giochi dell'ultimo minuto, signore a cui stavi per fare una fiancata da € 2000 e, serafica, gli dici:
"Non preoccuparti.
Bene o male,
un parcheggio a spina di pesce
si trova.
Sempre."
E l'esercizio di stile, a quel punto, rapirà anche lui.
sabato 7 aprile 2012
UndiciMinuti
(Francesca Woodman's photo)
Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.
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