[Woodstock Festival, 1968]
"Amore, cambiati chè stasera c'è una festa a tema in campagna, per il compleanno di V."
"Ah, tema?"
"Flower-power."
Faigo, penso.
Il mito woodstock l'ho portato nel cuore per ventitrè anni.
Mi sistemo, un misto tra me stessa ed Emanuela Orlandi, scendo.
"La strada la sai?"
"Eh, nzomma."
-Tira dritto. Gira prima a sinistra, poi a destra. Poi sei arrivato, nun poi sbajà.-
"Dice che non posso sbagliare."
"Ma tu hai capito? Non è che finiamo a fare l'autostop vestiti da deficienti?"
"Mah bo, vediamo dai."
Siamo finiti in mezzo al nulla lucano, campi sterminati, macchina ovviamente infossata.
A fare l'autostop, assolutamente poco credibili, vestiti da hippie.
E magnamociella, n'emozione.
Have a nice day!
Bella. Bella e basta.
RispondiEliminaGirl power.
ahahahah peace and love ;0)
RispondiEliminail nulla lucano sarebbe da esplorare... ;-)
RispondiEliminaMolto divertente!
Come a Woodstock : un casino per arrivarci. Poi, però, la storia...:)
RispondiEliminaCome diceva la canzone: un figlio dei fiori non pensa al domani ;)
RispondiEliminafantastico !
RispondiEliminauna roba tipo fandango insomma
Sei proprio una creatura libera, che è poi una cosa molto bella e positiva, mi dai sempre l'impressione di riuscire a gustarti tutto ciò che fai e di avere poi anche la capacita' di saper cogliere e raccontare al meglio sfumature mai banali. Insomma, tutto molto bello ;)
RispondiEliminaSe ci ridi su è già una splendida cosa.
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