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mercoledì 2 maggio 2018

Melma e Voyeur.

[Egon Schiele]

Io credo che tutto questo putrido e tutto questo marcio, debba necessariamente scorrermi tra le dita.
Io credo che questa melma e questo arsume, questa voce rotta dalla commozione e questo laconico stare ferma ad osservare le vite in movimento degli altri, alla fine, siano solo la logica conseguenza del corso degli eventi.
E. dice che lei non ricorda, che lei non ha bisogno di una buona pinta per dimenticare perchè lei sì, lei ha già dimenticato ogni cosa.
Anche V. dice lo stesso, si fa un tiro e mi dice, con la erre arrotolata "è così che va la nostra vita".
E invece io no.
Guardo questo putrido e questo marcio e questa melma e questo arsume.
E rimango qui. Ferma. Soltanto a guardare.

lunedì 26 febbraio 2018

DCP

[Tavola anatomica, rapporti vascolari del pancreas - Web's]

Quando il Prof entra in sala di botto cala il silenzio.
Ha uno sguardo vitreo e muove le mani in modo preciso, essenziale.

"Lei chi è?"

Ho sulla testa una cuffietta terribilmente idiota con delle matrioske disegnate, sono al mio primo giorno in chirurgia e l'ultima gestualità chirurgica che ho visto fare è quella di una losanga per rimuovere un nevo.

"Il nuovo medico in formazione specialistica."

Mi guarda. "Da dove viene." 
Nemmeno sembra una domanda e nemmeno so bene cosa rispondere. 
Vengo da una branca clinica e da un anno nelle campagne, ma questo dettaglio preferisco serbarlo per me. Nel territorio sono piantate le mie radici, ma ora è tempo di curare la mia chioma.

"Rimane un anno con noi e poi torna in branca clinica?"
La strumentista gli sta infilando un paio di guanti, ha il viso per metà coperto dalla mascherina e mi scava dentro attraverso un paio di occhi azzurri.

"No professore. Ho deciso di diventare un chirurgo."
Mi lancia un buona fortuna tra capo e coda ed inizia la manovra di Kocher.
Rientro a casa dopo dodici ore in piedi, immobile, con qualche bicchiere d'acqua e tre sigarette addosso. Mi sdraio sul letto. Guardo il soffitto della mia nuova stanza capitolina.

Per la prima volta, dopo molto tempo, io sono io ed io sono felice.
 

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