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martedì 18 settembre 2012

WakeUp!

Over the castle Pictures, Images and Photos

Mi dicevano.

Mi dicevano, quand'ero bambina, che ogni cosa ha un suo posto, nel mondo. Che ogni persona ha una sua dimensione, una sua ragione di vita, un suo progetto da portare avanti.
Mi dicevano, quand'ero bambina, che ogni cosa si supera, ogni persona è plasmata dalla vita e sa plasmare gli eventi della propria esistenza.
Mi dicevano, crescendo, che non dovevo aver paura di nulla, mai.
Che camminando camminando avrei tracciato un sentiero, che avrei potuto ripercorrerlo qualsiasi volta ne avessi avuto voglia, imbattendomi nelle curve della memoria, negli strapiombi dell'esistenza, negli scherzi del quotidiano. L'avrei ripercorso, avrei guardato bene i miei trascorsi, riguardato i colori che mi hanno resa la donna di oggi, la rosa che ieri era bocciolo.

Ripercorro - alle volte ho paura.
Ripercorro ma so che la strada non finisce, continua tra le fronde degli uliveti, sui terreni arsi dal sole, slavati dalla pioggia, tra i campi verdeggianti e profumati di primavera.
Si attraversano tanti paesaggi, se si ha la forza di continuare a camminare, se si ha sufficiente memoria per ricordare quanta strada si abbia già percorso.

Non ho paura, non voglio averne.
Questa strada è solo mia e accanto ho buoni compagni di viaggio.
Libri, musica, poesia. Amore.

Accompagnatemi, sono ancora qui.

E se Tu, che tutto puoi, dovessi avere un attimo. Beh, dammi una mano o anche solo una piccola benedizione, una parola gentile, una carezza immateriale.

Camminiamo, c'est bon.
 

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