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giovedì 13 giugno 2013

Dance is Revolution


[Gezi Park - Istanbul . Manifestanti ballano il tango durante una carica della polizia]


Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare . 
E quando ho visto il mio demonio , l' ho sempre trovato serio , radicale , profondo , solenne : era lo spirito di gravità , grazie a lui tutte le cose cadono . 
Non con la collera , col riso si uccide . 
Orsù , uccidiamo lo spirito di gravità !
Ho imparato ad andare : da quel momento mi lascio correre . 
Ho imparato a volare : da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi . Adesso sono lieve , adesso io volo , adesso vedo al di sotto di me , adesso é un dio a danzare , se io danzo . 

( F. Nietzsche - Così parlò Zarathustra )

Nel ballo, da anni, ci vedo una piccola forma di rivoluzione.
E questa foto mi accende l'anima, mi brucia nelle gambe, nelle braccia, sul collo del piede.
Il mio Dio è armonioso, è figlio dell'arte.
Il mio Dio è leggero, il mio Dio non è malato di fisica nè di gravità.

Il mio Dio, balla.

sabato 8 giugno 2013

... E la Legge Morale dentro di me.


Ma quanto eri bello?
Io volevo solo portarti a letto.
Ma quanto era bello? Io volevo solo,
portarlo a letto.


[Quanto eri bello - Maria Antonietta]


Oggi lotta vanagloriosa-farmacologica tra i miei due emisferi.
E' sabato, delizioso.
E' sabato, e quasi non me ne accorgevo.

Un collega scriveva che ai suoi vent'anni non piace la sua facoltà.
Ai miei piace quando non c'è sessione.
Stanchina, però c'è il sole. Ed è caldo, anche se sta già tramontando, qui a Narnia.

Comunque.
Se c'è una cosa che mi ha sempre affascinato, quella è il mio cognome.
Da piccola mi creava problemi perchè tendevano a sbagliarmi l'ultima, a sbagliare documenti, a rompere il cazzo 'nzomma.
Arrivata a Roma, con le mia bella fonetica appulo-lucana, iniziarono a rispondere tutti allo stesso modo, quando lo pronunciavo.

"EH?"
"Uhm, sì. Le faccio lo spelling. Sì, E come Empoli, sì. 
 No, non A di Ancona, No."

No.
Un prof mi chiese se fossi francese, un'altra disse che aveva una chiara radice spagnola.
Insomma, un affare bizzarro.

Chiesi lumi a mio padre, circa il nostro cognome.
Venne fuori una storia complicata e scoprii che non avevo trisavoli.
Il cognome partiva dal mio bisnonno, era stato inventato di sana pianta.

"Niente, il tuo bisnonno era nato da una relazione tra un signorotto e una domestica. 
Non potevano tenerlo e lo diedero ad una famiglia. 
Beh, sì, poi ne sono nati altri di fratelli, da quella relazione. 
E niente, sono stati affidati ad altre famiglie anche loro, con cognomi parimenti inventati."

Potrei essere parente di tutti, forse di nessuno.

Mi fa sorridere incrociare uno sguardo e pensare "forse abbiamo lo stesso sangue".
Magari questa è la radice della mia socievolezza, è tutto nascosto nel cono d'ombra del mio cognome.

Ho origini per metà nobili, per metà bastarde.
E mi va bene.
Mi va perfettamente bene, così.

lunedì 3 giugno 2013

The sound of Silence

[Google's pic]

"The words of the prophets are written 
on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence."


[The sound of Silence - Samuel and the Garfunkel]
Riflettevo sul suono del silenzio, tra ieri ed oggi.
Ammesso e non concesso che, il silenzio, ne abbia uno.
Quando qualcuno parte, ti si apre sempre una piccola breccia, dentro.
E dietro quella crepa, forse, c'è tutto il silenzio ed il suo sordo e caldo rimbombare.

Sono ubriaca di chiacchiere, di formule, di diete da fare e non fare.
E mi manca, mi manca anche il suo silenzio.
Che bel suono ha, anche quando tace.

Buona serata


 

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